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Sfarzo e potere al tempo di Enrico il Leone. L’abbigliamento nobiliare ed ecclesiastico nell’Impero del XII secolo

Progetto di documentazione dell’abbigliamento del XII secolo, durante il regno di Federico I Barbarossa, attraverso le miniature dell’Evangeliario di Enrico il Leone (1129-1195).



Mss. Cod. Guelf. 105 Noviss. 2°, © Herzog August Bibliothek Wolfenbüttel


Progetti 2018 – 2021

Indice

Il Progetto

Struttura del progetto

Tempi di realizzazione


Il Progetto

Strutturato sulla falsa riga del progetto “Oltre il dipinto e la storia. ...Il costume medievale attraverso l'Arte Preraffaelita... del 2012, creato in un blog dedicato da Vivere il Medioevo, questo progetto punta invece a proporre al pubblico attraverso una fonte storica originale l’abbigliamento del XII secolo e non il periodo medievale in generale. Il progetto citato aveva lo scopo di accattivare il pubblico utilizzando una fonte non propria dell’epoca che non sarebbe stata apprezzata facilmente come la apprezzano rievocatori e storici [1]: si utilizzavano immagini dai colori e dagli stili più moderni che potessero attirare l’attenzione di ogni fascia di età; inoltre, era stato strutturato in modo da raccontare qualche cenno biografico dei personaggi rappresentati per far conoscere non solo l’abbigliamento, ma anche i protagonisti della storia medievale e del mondo letterario nel Medioevo. Il progetto ‘Sfarzo e potere al tempo di Enrico il Leone, è un salto di qualità che si propone al pubblico, utilizzando stavolta una fonte originale dell’epoca, quella che per gli addetti ai lavori è l’iconografia, al fine di documentare l’abbigliamento storico di un periodo ben preciso, il XII secolo, epoca di grandi trasformazioni sociali e politiche nell’Europa medievale. La scelta del periodo non è casuale, ma è dovuta al fatto che rappresenta la transizione dall’Europa chiusa all’espansionismo oltremare con le Crociate; dalla rigida struttura feudale iniziata con Carlo Magno alla nascita dei Comuni. Il XII secolo inoltre è un’epoca rappresentata a chiazze nel mondo della rievocazione storica con un enorme divario tra nord e sud e ridotta a due filoni narrativi per quanto riguarda l’Europa e l’Italia: l’Impero tedesco al nord [2] e la famiglia Altavilla al sud [3]. Il XII secolo proprio grazie alle Crociate fu un secolo di grande scambio culturale tra Occidente e Medioriente, Cristianesimo ed Islam, e quindi anche di reciproca influenza sulla moda. L’Evangeliario di Enrico il Leone è un rarissimo esemplare di miniatura europea del XII secolo, ma in sé è una fonte unica che documenta non solo la famiglia del committente celebrandone la grandezza, ma documenta con dovizia di particolari proprio l’abbigliamento in uso da nobiltà e Clero – le due classi dominanti – e per questo è stato scelto quale fonte per sviluppare il progetto. Questo progetto era in cantiere sin dal 2012, ma la digitalizzazione dei manoscritti medievali era ancora agli inizi e così troppo diverse le normative, da un Paese all’altro, che permettevano il riutilizzo a fini divulgativi del materiale digitale; inoltre non era stato scelto un manoscritto in particolare, piuttosto solo era stato definito l’obiettivo di parlare al pubblico utilizzando una fonte storica originale e non una moderna in modo da permettere al pubblico di imparare ad apprezzare anche qualcosa che non a tutti può piacere. Il manoscritto scelto è stato scoperto di recente ed è stato reso online solo nel 2013 quando la © Herzog August Bibliothek Wolfenbüttel ha digitalizzato l’opera sotto licenza CC-BY-SA.


Questo progetto non prevede la realizzazione di costumi, ma sarà meramente una documentazione dell’abbigliamento del XII secolo attraverso la fonte scelta, in confronto ovviamente anche con altre fonti iconografiche, monumentali e anche reperti tessili.


Il progetto ‘Sfarzo e potere al tempo di Enrico il Leone’ prende forma in parte dallo studio sul costume storico che ormai Vivere il Medioevo porta avanti da anni e attualmente fermo alla miniatura, quale tipo di fonte storica iconografica. Non sarà pubblicato in un nuovo blog dedicato ma rimarrà interno al sito dedicato al costume storico, andando a completare per il possibile i vuoti di documentazione che per ragioni di tempo non è stato possibile colmare in questi anni. Alcuni pezzi saranno pubblicati anche, sempre a fini di documentazione e divulgazione culturale, sul sito principale “Vivere il Medioevo” e sul sito dedicato ai personaggi ed alle opere del periodo medievale.



Struttura del progetto

Il progetto avrà una struttura disposta come segue, soggetta (non è escluso) a possibili variazioni di titoli o ordine dei titoli e degli argomenti.


1. L’Evangeliario di Enrico il Leone

    a. Enrico il Leone e l’Impero

        i. Fondatore di città

        ii. Mecenate culturale

        iii. Politico traditore

2. Le vesti nobiliari nel XII secolo

    a. Le fonti iconografiche sul costume nel XII secolo

    b. Le fonti archeologiche sul costume nel XII secolo

    c. Le vesti nobiliari maschili

    d. Le vesti nobiliari femminili

3. Abbigliamento ed ornamenti sacri: le vesti ecclesiastiche nel XII secolo


Tempi di realizzazione

Trattandosi di un progetto di documentazione, i tempi saranno decisamente più brevi rispetto alla realizzazione di una serie di costumi come si prospetta per altri progetti di Vivere il Medioevo, ma una vera e propria scadenza non è stata fissata ed è stato inserito tra i progetti da attuarsi tra il 2018 e il 2021, tenendo conto anche della possibilità di eventuali ritardi.


Note

[1] Il Medioevo è un’epoca di fondamentale importanza per la storia umana e dell’Occidente moderno, ma presso la gente è ancora un’epoca incrostata da falsi miti che ne fanno un’epoca oscura facendo perdere interesse a conoscerlo meglio. Così anche l’abbigliamento medievale è spesso oggetto di troppi luoghi comuni che si traducono nella realtà rievocativa a dei clichè che nulla hanno di storico.

[2] Si celebra a Legnano la storica battaglia della vittoria dei Comuni e delle città sull’Imperatore Barbarossa, con il Palio omonimo che si tiene ogni ultima domenica di maggio di ogni anno e documenta proprio attraverso i costumi la società medievale nel XII secolo.

[3] Molte sono al sud le rievocazioni dedicate ai Normanni di cui gli Altavilla, di origini francesi, erano i più importanti rappresentati, inoltre al sud i costumi e le tradizioni francesi si mescolavano con usanze in parte bizantine e in parte islamiche come si evince anche da reperti artistici e di abbigliamento pervenuti sino ad oggi, che però fanno parte attualmente del Tesoro Imperiale di Vienna, come le vesti di Ruggero II d’Altavilla.

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