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Gruppi fantasy nelle rievocazioni storiche…un po’ fuori da tutto!
Un dato che sta emergendo dal questionario a cui partecipano ormai da tre anni utenti da tutta Italia, appartenenti a diverse associazioni storiche di rievocazioni, in particolare gruppi di combattimento e gruppi/associazioni rionali o di contrada, è quello che riguarda la presenza sempre maggiore di gruppi fantasy nelle rievocazioni storiche. Ok, il fantasy si ispira al Medioevo per i suoi elementi, costumi e quant'altro, ma NON è MEDIOEVO, NON è STORIA, NON è RIEVOCAZIONE. Il fantasy è fantasia, lo dice anche il nome, fantasia pura e semplice, ogni scrittore fantasy crea il suo mondo fantasy, ma la storia non è fantasia, è realtà, è vissuto, è tradizione, è cronaca. Perché i gruppi fantasy vengono chiamati se son fuori dal continuum spazio-tempo di una rievocazione, pur dando tanto fastidio ai rievocatori e soprattutto ai gruppi storici? Non è solo un problema di costi, ma anche di scelte precise circa l'assetto coreografico di un evento che si deve far rientrare in certi costi, ma deve anche colpire il pubblico e quindi si finisce per attuare scelte sbagliate. Il pubblico non capisce cosa sta guardando, nella maggior parte dei casi, e si è osservato che purtroppo al pubblico non frega niente se quello che vede è storico o fantasia. Al pubblico piace la novità, l'effetto speciale, la coreografia, lo spettacolo. Signori, ci può stare, il pubblico ha la sua dose di ragione, ma la penserebbe uguale se sapesse che quel che vede è frutto dei soldi dei contribuenti??? mmm, mica tanto. Il problema in parte è anche questo: manca completamente l'incontro tra l'interesse generale, soprattutto a livello delle scuole e delle istituzioni per quel che riguarda la rievocazione storica e dall'altro lato mancano spesso fisicamente i fondi per fare investimenti di un certo tipo in questo settore. I soldi, le sovvenzioni son quel che sono, quando ci sono, e purtroppo i gruppi di rievocazione oggi sono quasi tutti associazioni con p.iva, tasse minime o comunque spese cui far fronte e se si spostano o si esibiscono è giusto dare loro un compenso, ma questo spesso è superiore alle possibilità degli enti e quindi cosa succede? Succede che si cerca di spendere il meno per quello che sembra meglio col risultato che in questo strettissimo passaggio, la cruna dell'ago, passano quasi solo i fantasy. Si, è vero che c'è un grande ritorno di moda del fantasy in questi ultimi tempi, ma la storia ha bisogno del suo spazio sacrosanto e non va mescolata con il fantasy. Personalmente sono molto turbata dai risultati che stanno emergendo e dalle risposte degli utenti al questionario, risposte che fanno un po' statistica e, devo dire, sono anche molto delusa dal fatto che anziché migliorare la situazione della rievocazione in Italia peggiora, quasi a dimostrare che sia stata una moda ormai alla fine. Io sono dell'idea che bisogna fare poco, un pochino alla volta, anche solo 1 costume all'anno, spendere il minimo se possibile (non occorre che la stoffa sia di D&G o Armani, basta che sia roba buona) ma fare un lavoro fatto BENE, con delle fonti alla base e fare in modo che la gente apprezzi quello che vede, perchè rievocazione è tradizione, è raccontare il passato, non è vedere un bel film fantasy. Un costume nobile farà sempre colpo sul pubblico rispetto alla popolana, perchè cambia taglio, colori, tessuti, decorazioni, accessori e già quella è scenografia. Scenografia non è Xena, Hercules o Once Upon a Time….perchè signori, un giorno si dirà..."C'era una volta, tanto tempo fa, la rievocazione storica...." NO, non deve andare a finire così.
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